Il volo era un volo notturno. C’era la luna nuova, ma era improbabile che potesse fornire molta luce. Era inverno, con le nubi estese a notevole altezza, nubi che forse nascondevano almeno parzialmente le cime delle montagne.
Lo stesso volo era stato autorizzato in “IFR” (regole del volo strumentale) e le condizioni sembra fossero “IMC” (condizioni meteorologiche strumentale) il che significa che c’era ben poca o niente visibilità fuori dalla cabina di pilotaggio. Non deve trarci in inganno i rapporti dalle stazioni di terra che indicano una visibilità “buona”. Questi dati sono precisi a livello del suolo, per esempio una visibilità di 5 miglia, nuvole sparse a 4000 piedi ecc.
Ma se un aereo sta volando in nubi sparse, la visibilità è sempre meno di quello a terra, perché l’aereo passa attraverso le nuvole in continuazione, e la visibilità è influenzata negativamente dall’angolo di inclinazione della vista verso il basso.
L’unico modo per avere una buona visibilità è di volare al di sopra della copertura nuvolosa.